REGOLAZIONE INDIVIDUALE e CONTABILIZZAZIONE DEL CALORE
Non solo un Obbligo ma un Dovere !
Un modo per risparmiare energia e denaro, vivendo meglio, ovvero avere la possibilità di utilizzare il riscaldamento “individualmente” (negli orari di funzionamento della caldaia), regolando la temperatura ambiente in ogni locale della propria abitazione (ovviamente entro i limiti di legge 20°+2°C) e pagare in base al propri consumi (ovvero una quota a consumo ed una fissa, in base a criteri stabiliti e regolamentati da specifiche norme in materia).
Basta con le lamentele di chi ha troppo caldo e chi troppo freddo.
Ad ognuno la propria temperatura e chi starà più attento sarà premiato dalla propria bolletta …..
La contabilizzazione, senza un’adeguata regolazione individuale del calore, non può garantire un’ottimizzazione dei consumi energetici in termini di “risparmio”, ovvero per logica, tali sistemi devono essere integrati e coesistere in maniera imprescindibile (che senso avrebbe contabilizzare il consumo energetico se non si ha la possibilità di regolare e gestire in maniera autonoma il riscaldamento, in base alle proprie necessità ?!?).
Sostanzialmente esistono 2 tipologie di Contabilizzazione del Calore, a seconda delle caratteristiche dell’impianto di distribuzione del riscaldamento:
CONTABILIZZAZIONE DIRETTA, utilizzata negli impianti a distribuzione orizzontale o ad anello (di più recente realizzazione), ovvero i “Contabilizzatori di Energia Termica”
CONTABILIZZAZIONE INDIRETTA, utilizzata negli impianti a distribuzione verticale o a colonne montanti (per la maggior parte degli edifici esistenti, in genere realizzati fino agli anni ’80-90), ovvero i così detti “Ripartitori“
Le apparecchiature di entrambi i sistemi devono avere determinate caratteristiche e specifiche tecniche, di affidabilità e precisione (ovvero rispettare le relative nome di riferimento, UNI-EN 1434 per le prime e UNI-EN 834 per le seconde). Inoltre per i Contabilizzatori, vi è anche l’obbligo del rispetto della normativa europea “MID” in vigore dal 2016, che prevede una specifica omologazione/marcatura “CE-M” (ovvero la Direttiva 2004/22/CE del 31/03/2004 sugli Strumenti di Misura, recepita in Italia con il D.Lgs n. 22 del 2 febbraio 2007 , pubblicata sulla GU n. 64 del 17-3-2007- Suppl. Ordinario n. 73 e s.m.i.), a tutela del consumatore/utente finale.
Non per ultimo, tali strumenti/apparecchiature “devono” essere sottoposti a verifica/taratura periodica, a seconda delle caratteristiche dello strumento, ovvero della tipologia e portata (sempre in rif. alla Normativa MID e D.M. n°93 del 21/04/2017), il che coincide, solitamente, ad un intervento di sostituzione (soluzione più semplice, veloce ed economica).
ATTENZIONE:
Non è sufficiente avere un buon prodotto “contabilizzatore/ripartitore”, ma occorre anche conoscere il funzionamento del Sistema nel suo complesso e le possibili soluzioni da adottare in caso di specifiche situazioni, e soprattutto bisogna capire e proporre la soluzione più idonea per l’utente.